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SANATORIE SU OPERE STRUTTURALI. METODOLOGIE E PROCEDURE IN EMILIA ROMAGNA

sanatorie su opere strutturali in emilia romagna

Gli studi di progettazione strutturale che operano Emilia Romagna e che si trovano a dover sanare degli abusi commessi su elementi strutturali, possono usufruire della relazione tecnica esplicativa ed i suoi allegati grafici, prendendo in considerazione le indicazioni fornite nel “parere in merito all’interpretazione ed all’applicazione dell’art. 11, comma 2, lettera b) della L.R. n. 19 del 2008 e del suo coordinamento con l’art. 22 della medesima legge”, emesso dal Comitato Tecnico Scientifico della Regione Emilia Romagna a seguito della riunione del 17/12/2013, seduta 26.

 

In particolare, viene preso come riferimento il diagramma di flusso riportato di seguito:

Gli interventi abusivi relativi a una pratica in sanatoria sono classificabili come:

  • interventi privi di rilevanza sismica o che non hanno apportato variazioni al comportamento globale del fabbricato, per i quali si farà utile riferimento alla DGR n° 2272 del 21.12.2016 – Allegato 1 e 2;
  • interventi di rilevanza sismica, che comunque rispettavano le norme vigenti al tempo della creazione dell’abuso, con periodo di realizzazione precedente alla classificazione sismica del sito.

In relazione alle caratteristiche geometriche del fabbricato, lo stesso può essere verificato con il metodo semplificato di cui al cap. 2.1 del DM 20/11/1987, che si riporta a seguire.

Dimensionamento Semplificato

Per gli edifici realizzati in muratura composta da elementi resistenti artificiali pieni o semipieni, è possibile tralasciare le verifiche di sicurezza indicate al successivo punto 2.4 nel caso in cui vengono rispettate le condizioni seguenti:

  1. L’edificio sia costituito da non più di tre piani entro e fuori terra;
  2. La planimetria dell’edificio sia inscrivibile in un rettangolo con rapporti fra lato minore e lato maggiore non inferiore a 1/3;
  3. La snellezza della muratura, secondo la definizione del punto 2.2.1.3 non sia in nessun caso superiore a 12;
  4. L’area della sezione della muratura resistente alle azioni orizzontali, espressa in percentuale rispetto alla superficie totale in pianta dell’edificio , sia non inferiore al 4% nelle due direzioni principali escluse le parti aggettanti; non sono da prendere in considerazione, ai fini della percentuale di muratura resistente, i muri di lunghezza L inferiore a 50 cm, misurata al netto delle aperture. Deve inoltre risultare:

 

in cui :

N= carico verticale totale alla base del piano più basso dell’edificio;

A= area totale dei muri portanti allo stesso piano;

= tensione base ammissibile della muratura, definita al punto 2.4.1.

 

I progettisti strutturali dovranno quindi dimostrare che le strutture in muratura sono verificate, tenendo in considerazione quando sono state realizzate le difformità, l’implicazione sul comportamento statico dell’edificio e i  materiali utilizzati.

Se ti stai occupando di una sanatoria che riguarda anche elementi strutturali e hai necessità di essere supportato, contattaci saremo lieti di assisterti!