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SISMABONUS 110%: AGEVOLATI ANCHE GLI INTERVENTI LOCALI

La normativa contenente le linee guida per accedere al cosiddetto SismaBonus è stata aggiornata e ora sarà possibile ottenere il super bonus 110%, anche per gli interventi locali finalizzati al miglioramento della rigidezza o del comportamento statico dell’edificio.

Mentre per l’efficientamento energetico la norma indica specificatamente alcuni interventi, cioè cappotto termico e sostituzione impianti di riscaldamento, per l’antisismica si parla di interventi volti alla riduzione del rischio sismico come ad esempio interventi legati all’aumento della sezione degli elementi strutturali come il ringrosso e l’incamiciatura che aumentano la rigidezza e la duttilità dell’elemento oppure elementi di rinforzo sui nodi (con placche in acciaio o con FRP) per migliorare le sollecitazioni tra travi e pilastri.

CERTIFICARE LA CLASSE DI RISCHIO PRIMA DEI LAVORI

Il primo passo che il proprietario dell’immobile deve fare, se intende accedere al beneficio fiscale, è quello di incaricare un professionista della valutazione della classe di rischio e della predisposizione del progetto d’intervento.

Questo genere di miglioramento, generato dalla messa in sicurezza, può essere calcolato basandosi sulle Linee guida per la classificazione sismica degli edifici (DM 28 febbraio 2017), strumento attuativo del Sismabonus che introduce 8 classi di rischio sismico: da A+ (minor rischio), ad A, B, C, D, E, F e G (maggior rischio).

Il professionista che può essere un architetto o ingegnere, deve individuare la classe di rischio della costruzione prima dei lavori, progettare l’intervento di riduzione del rischio sismico e determinare la nuova classe di rischio della costruzione a seguito del completamento dei lavori, certificandola attraverso un’asseverazione (*Allegato B del D.M. n. 329 del 6 agosto 2020 di modifica al D.M. 28 febbraio 2017, n. 58, recante “Sisma Bonus – Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati”).

Questo documento deve essere allegato alla segnalazione certificata di inizio attività (Scia) o alla richiesta del permesso di costruire al momento della presentazione allo sportello unico competente, sempre prima dell’inizio dei lavori. In caso contrario, si perde il diritto alla detrazione.

Per determinare la classe di rischio, pre e post lavori, è possibile utilizzare due metodi:

  1. Metodo convenzionale: applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione e che consente un salto fino a due classi;
  2. Metodo semplificato: con un ambito applicativo limitato agli edifici in muratura e che permette il salto di una sola classe.

*SCARICA QUI IL DOCUMENTO IN ALLEGATO, CONTENENTE IL MODULO DI CERTIFICAZIONE (allegato B) NECESSARIO PER ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI.

Se hai bisogno di maggiori informazioni o di una consulenza sui diversi step da seguire per dare avvio agli interventi di riduzione del rischio sismico, non esitare a contattarci!